giovedì 15 giugno 2006 |
VILLAROSA. Iniziative dell’Avis provinciale: una mostra sull’attività dell’associazione e una raccolta di 13 sacche
Paese sensibile alla donazione di sangue
VILLAROSA. L’Avis provinciale ha iniziato a Villarosa un cammino che prevede
un continuo susseguirsi di attività promozionali e donazioni che mirano
alla creazione di una sezione comunale autonoma.
Il presidente provinciale Avis, Gaetano Bernunzo, con l’aiuto di alcuni
volontari e dirigenti provinciali dell’Avis, ha presenziato, sabato scorso,
alla mostra fotografica dal titolo "Eroi non si nasce, donatori si diventa! I
percorsi del sangue".
La mostra, composta da 35 foto, evidenzia il percorso che compie il
sangue dei donatori per arrivare ai fruitori. Tra le immagini, toccante la foto di un bambino di appena due
anni con l’ago per la trasfusione sul
braccio sinistro e con un giocattolo nella mano destra, e quella di Papa
Giovanni Paolo II che, dopo l’attentato in Piazza San Pietro, è stato salvato
grazie a quattordici sacche di sangue.
Domenica scorsa, con l’ausilio degli infermieri Salvo Bonfirraro e Gianni
Costa, e del medico Claudio Collura, direttore sanitario dell’Avis provinciale,
presso la sede dell’associazione Arci Libero", è stato allestito un presidio
medico per la donazione di sangue,
dove sono state raccolte tredici sacche, confluite successivamente al
centro trasfusionale dell’ospedale Umberto I di Enna.
«La raccolta di tredici sacche di sangue è importante - ha dichiarato il
presidente provinciale Bernunzo - ma è stata importante anche l’opera
di sensibilizzazione fatta in questi
due giorni, che mi fanno ben sperare in un rapido avvio di una sezione autonoma
dell’Avis a Villarosa.
«Ho incontrato - ha affermato con convinzione Bernunzo - molti giovani
ben motivati, preparati, pieni di voglia di fare e decisi ad essere protagonisti
della vita sociale e culturale di Villarosa. E questo è senz’altro la base
ideale per poter costruire qualcosa di importante e utilissimo nella società».
Quasi certo, quindi, il ripetersi della
raccolta di sangue, che dovrebbe
avvenire non più tardi del mese di settembre.
SALVATORE BRUNO
Fonte: La Sicilia del 15/06/2006 pag. 40
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