A mezzannotti
È mezzannotti, e lu raloggiu batti
centu mazzati una 'nconttra una;
'n facci a lu pìcciu di li lampiuna
'na finestra s'astuta, e n'autra sbatti.
Pinzirusi passianu li gatti
supra lu spicu di li curniciuna;
li cani, rastiannu agnuna agnuna,
dunanu a chiddu ca ccci ammatti ammatti.
Ascutu: 'ntra lu scuru ca si fedda,
li stiddi 'nfittinianu, e la funtana
annaca lu sunnuzzu a la vanedda;
mentri a 1'adenzia di la faranzana,
lu 'ncantaturi si 'ngulia la bedda
ccu li strammotti a la Bellarrusana.
Un giorno la Grande Agenzia di Viaggi comprò tutte le utopie ancora libere. Ne fece dei pacchetti-vacanze "tutto compreso" e incominciò a venderli, e la gente a comprarli. Si poteva andare nel Paese dei Balocchi, nel Paese delle meraviglie e persino nel Paradiso Terrestre. La gente andava, guardava, scattava foto a Lucignolo e chiacchierava con Roger Rabbit.Poi tornava a casa, prendeva un piccone, abbatteva un muro e diceva: "Bella l'utopia. Se non ci fosse bisognerebbe inventarla...". Ma le utopie non sono luoghi comuni ma luoghi particolarissimi e se si guardano da turisti distratti essi si consumano.Ogni fotografia da turista estraneo toglie un pò di colore. Le Utopie coloratissime così perdevano ogni giorno qualcosa. Il verde, l'azzurro, il rosso. L'ultimo colore fu il bianco. Poi divenne tutto grigio. E la gente incominciò a disdire le prenotazioni.La Grande Agenzia Viaggi aveva un bel dire che si trattava di un momento particolare. Niente, la gente se ne restava a casa. Tanto, per vedere tutto grigio, allora era meglio il tran tran di sempre. Televisione,ufficio,scuola, famiglia...famiglia, scuola, ufficio, televisione... Ma era davvero tutta lì la vita? E se la scuola fosse diventata un luogo dove si potesse capire davvero, dove tutti insieme si cercasse una verità il più possibile vicina al vero? E se la televisione fosse tornata radio, e se la radio fosse tornata piazza e se la piazza fosse tornata,come fu un tempo, luogo dove la gente si incontra, parla, partecipa senza avere l'avallo di Pippo Baudo? La gente ricominciò a sognare. Sognò le Utopie. Sognò una vita al condizionale, piena di "se". Tornò a sognare Luoghi colorati. Uno di questi diceva:"E se nel mondo non ci fossero più Grandi Agenzie? Se ognuno decidesse il prezzo del biglietto? Grazie a questo sogno, la Grande Agenzia scomparve. Al posto dell'enorme palazzo dei viaggi organizzati restò un gigantesco buco pieno di "se".E al posto del cancello d'entrata, un cartello: "Quando qualcuno ci dirà che la vita non si fa con i nostri se noi gli risponderemo che da oggi non è più così vero che la vita si debba fare con i loro sì.
Un saluto a tutti i Villarosani nel mondo.
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