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U cannolu che bellu.... u cannoluuuuu cca ricotta
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« inserita:: 07 Agosto 2009, 14:08:02 » |
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Vi comunico che la Regione Sicilia ha, finalmente messo a bando le misure del PSR Sicilia 2007/2013. La Misura 121, riguarda il finanziamento alle imprese agricole che vogliono innovare la propria azienda realizzando, nella stessa, dei miglioramenti fondiari. Di seguito ho fatto un breve sunto della misura dove sono riportati gli elementi essenziali per capire di cosa si tratti. Vi, informo, altrsì, che a brevissima scadeanza uscirà anche la misura sul finanziamento alle imprese che vogliono fare prodotti biologici (in uscita sulla gazzetta del 14 agosto 2009), a settembre, è invece prevista l'uscita del bando per i giovani che vogliono intraprendere l'attività agricola e per le aziende che vogliono impiantare nei terreni aziendali boschi di durata decennale o ventennale. Per tutte le misure la scadenza è fissata tra il mese di ottobre e novembre 2009.
Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a me qui sul sito o per chi mi conosce di presenza a Villarosa oppure chiamando al 3332689595 .
MISURA 121
La misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” è attuata sulla base del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia - PSR Sicilia 2007/2013 - di cui ai Regolamenti comunitari n. 1698/2005, 1974/2006, 1975/2006 e successive modifiche e integrazioni, approvato dalla Commissione Europea con Decisione CEE (2008) 735 del 18/02/2008 e adottato dalla Giunta Regionale di Governo con delibera n. 48 del 19/02/2008.
1. Beneficiari Imprenditori agricoli singoli e associati, in forma di cooperative o di società di persone o di società di capitali per la conduzione e gestione di una o più aziende agricole, anche in forma consortile mista.
2. Investimenti ammissibili Coerentemente alla scheda di misura del PSR 2007/2013, il sostegno è concesso per le seguenti categorie di investimenti materiali ed immateriali: • l’acquisto di terreni agricoli per un costo non superiore al 10% delle spese ammissibili dell’investimento e successivamente liquidabili; • la costruzione, acquisizione (anche mediante leasing con patto di acquisto) o miglioramento delle strutture aziendali al servizio della produzione, lavorazione, trasformazione e commercializzazione delle produzioni, ivi comprese quelle serricole; • la realizzazione di nuovi impianti colturali nonché la ristrutturazione, la riconversione colturale e varietale, l’espianto, l’ammodernamento e l’adeguamento e degli impianti alle esigenze dei consumatori e ai nuovi orientamenti dei mercati; • l’acquisto, o il leasing con patto di acquisto, di nuove macchine agricole, macchinari, impianti tecnologici o attrezzature da impiegare nella produzione, lavorazione, trasformazione e/o commercializzazione delle produzioni per aumentare la produttività del lavoro, ridurre i costi di produzione, migliorare la qualità, migliorare le condizioni di lavoro e/o gli standard di sicurezza; • gli investimenti strutturali e dotazionali per la logistica aziendale, in particolare gli investimenti per la razionalizzazione della catena del freddo con interventi innovativi a livello di stoccaggio, lavorazione e trasporto; • gli investimenti produttivi finalizzati alla tutela e al miglioramento dell’ambiente; • gli investimenti per il risparmio energetico e gli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (impianti di capacità inferiore a 1 MW) con prevalente approvvigionamento aziendale e commisurati ai fabbisogni energetici di autoconsumo; • gli investimenti per la realizzazione di nuovi impianti di piantagioni arboree a ciclo breve (short rotation), per la produzione di biomasse a finalità energetica, purché sostenibili dal punto di vista ambientale; • gli investimenti finalizzati al risparmio idrico e al miglioramento della qualità delle acque, ivi compresa la realizzazione di piccoli invasi aziendali ed opere di captazione, adduzione e distribuzione, nel rispetto della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE); • gli investimenti per il miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali; • gli investimenti finalizzati al rispetto di requisiti comunitari di nuova introduzione nonché al rispetto di requisiti esistenti solo nel caso di giovani che si insediano in agricoltura per la prima volta; • gli investimenti finalizzati all’introduzione di sistemi di qualità, tracciabilità e gestione ambientale; • la realizzazione di punti vendita delle produzioni aziendali; • l’acquisizione di hardware e software connessi agli investimenti, finalizzati anche all’adozione di tecnologie di informazione e comunicazione e al commercio elettronico, nonché primo allacciamento e accesso alla rete; • investimenti immateriali connessi agli investimenti di cui ai precedenti punti, quali onorari di professionisti e consulenti, ricerche e analisi di mercato, studi di fattibilità, acquisizione di brevetti e licenze. Per la realizzazione di investimenti per ottemperare ai requisiti comunitari di nuova introduzione elencati nella tabella n. 57 del PSR Sicilia 2007/2013, all’azienda agricola potrà essere accordata una proroga non superiore a 36 mesi dalla data in cui il nuovo requisito acquisisce efficacia vincolante nei suoi confronti, affinché la stessa azienda possa conformarsi ad esso. Nel caso di giovani agricoltori beneficiari dell’aiuto di cui alla misura 112 (pacchetto giovani), è riconosciuto un sostegno anche per gli investimenti finalizzati all’adeguamento aziendale ai requisiti comunitari esistenti, purché gli stessi siano descritti anche nel piano aziendale presentato con la domanda di accesso al sostegno per il primo insediamento. Il giovane agricoltore insediato potrà godere di una proroga per conformarsi ai requisiti, che in tutti i casi non può superare i 36 mesi dalla data di insediamento. Per ciò che riguarda gli investimenti aziendali per la trasformazione e la commercializzazione, la quantità di prodotti di base di provenienza aziendale dovrà comunque essere superiore a 2/3. In tutti i casi gli investimenti dovranno limitarsi ai prodotti di cui all’Allegato 1 del Trattato. Gli investimenti realizzati nelle aree Natura 2000 saranno sottoposti a valutazione di incidenza ambientale. Per quanto riguarda le strutture serricole, oltre al rispetto delle vigenti norme ambientali e paesaggistiche, si dovrà dimostrare l’incremento delle performance ambientali delle medesime strutture così come definite nelle disposizioni attuative e procedurali misure a investimento parte generale .
3. Settori produttivi I settori produttivi su cui s’intende intervenire sono quelli previsti nell’Allegato I del Trattato con priorità per i seguenti comparti: • cerealicolo-foraggero, • oleaginoso, • proteico, • sementiero (per tale settore gli interventi saranno rivolti al miglioramento della qualità senza incremento della capacità produttiva), • orticolo, • florovivaistico, • agrumicolo, • frutticolo, • olivicolo, • vitivinicolo, • colture no food (anche bioenergetiche), • zootecnico: latte: bovini(1), bufalini, ovini, caprini ed asinini; carne: bovini, ovini, caprini e . allevamenti minori: apicoli (2), elicicoli , avicoli per la produzione di uova e carne (3), equini da carne ed equini destinati ad attività sportive e/o turistiche (4), cunicoli di razze da carne, selvaggina a scopo di ripopolamento e/o venatorio e a scopo alimentare (5), struzzi.
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