"Volante delta 39 in servizio di pattugliamento comuni di Quarto d'Altino, Marcon (Venezia)
Capo macchina, appuntato... ore 02.25 in transito presso la zona di Marcon per i domiciliari, la c.o avvisa che un residente in via... ha sentito un forte rumore di vetri infranti presso negozio di abbigliamento... Delta 39 riceve la segnalazione e si porta sul posto. Si rileva giunti all'indirizzo, segni di affrazione, viene fermato sospetto, corrispondente al nome... "
Quanto su scritto è un'estratto del rapporto che stanotte io personalmente ho dovuto compilare per un fatto assai "curioso". Si sà che lavorare di notte sulle strade cittadine, che di giorno sono normalissime, affollate di persone indaffarate, negozi aperti dove la vita procede pressochè normale, mentre di notte, tutto cambia, le strade poco illuminate, con quei lampioni color giallo (per la nebbia) che danno tanto fastidio, sono deserte, o al massimo si può incontrare qualche sporadico animale selvatico (lepri, volpi...) tutto è chiuso, e il silenzio regna incontrastato. Solo il flebile rumore del motore dell'auto costantemente avviato mi tiene compagnia. Di notte tutto cambia, sembra che le strade si allarghino, i parcheggi vuoti, i negozi chiusi e spenti o poco illuminati, le banche, i bar, gli uffici comunali, la posta, tutto sembra dormire, tranne lo scrivente, che tra uno sbadiglio e l'altro scambia due chiacchiere con il collega, sempre che sia di buona compagnia.
Eh sì il popolo della notte non manca mai di stupire, con le sue incongruenze e ipocrisie. Il popolo della notte che non dorme mai, o si spegne alle prime luci dell'alba, che gira per le strade, e far cose che non hanno nulla di razionale. Quel popolo della notte che non frequenta discotreche durante la settimana, ma che si passa il tempo a cercare nuove idee che non mancano mai di essere lesive a beni e persone, spesso mettendo a rischio la propria incolumità se non quella altrui.
Ma cosa accadde ieri notte? cosa trovai giunto sul posto quando smontai dall'auto? I miei occhi si sono soffermati su di un'individuo assai bizzarro... e quì mi riferisco al tipo di popolazione notturna, che non dorme quando gli altri comuni mortali lo fanno, e sembri vivere una propria vita parallela alla nostra. Un ragazzo che a primo sguardo potesse avere sulla trentina d'anni, vestito di abiti griffati, nuovissimi, dalla camicia, ai jens, alle scarpe... appoggiato su di una colonnina intento a leggere il sole 24 ore che poi risultasse datato di tre giorni addietro. Alla sua destra il negozio di abbigliamento con una vetrina dell'esposizione completamente infranta. Con che cosa è stata infranta la vetrata? Con l'immancabile chiusino in metallo! Sì proprio quel chiusino che tanto odiamo quando siamo in auto perchè sporgono dal manto stradale o al transito fanno quel classico rumore che chi risiede nelle vicinanze lamenta il disturbo nottirno. Quel chiusino, che in certe strade sono così tanti che spesso io mi ci diverto a zigzagarci intorno con l'auto, come se fossi un bambino monello che gioca. Il collega rimane dietro di me mentre io mi avvicino al ragazzo intimandogli di stare fermo e abbassare il giornale che gli copriva il volto e gran parte del busto. All'intimazione il ragazzo non si muove, rimane immobile, non fiata e non emette alcun suono. Intanto altre volanti si sono portate sul posto allertate dal mio secondo nel frattempo. Io continuo a intimirgli di abbassare il giornale e di mettere a vista le mani, anch'esse nascoste non so come dal quotidiano, ma senza alcuna risposta o reazione da parte dell'individuo. Comincio a dubitare che innanzi a me ci sia una persona mentalmente disturbata, o ancor meglio un tossicodipendente, o un'ubriaco, questo ancora non lo sò, non riesco a vedegli il volto, avvicinandomi lentamente, parlandogli in modo calmo, comincio ad essere nervoso, la mia mano ha già sbloccato la sicurezza della fondina a ritenuta, e con il palmo appoggiato sul calcio della pistola continuo ad avvicinarmi a piccoli passi. Alla mia destra il collega a circa 3 metri di distanza mi copriva la zona che non potevo vedere. Parlando sempre lentamente, oramai ad un metro e mezzo circa da lui, gli intimo per l'ultima volta di abbassare il giornale ed esibirmi i documenti, che all'improvviso succede l'impensabile... Il giornale cade a terra, e i nostri occhi vedono un volto stralunato, ma apparentemente calmo, e con parole biascicate (tipo da ubriaco) ma per lo più chiare il ragazzo disse:" Ma è mai possibile che un privato cittadino non può leggere in santa pace un giornale in attesa che apra il fornaio per comprare i cornetti per le sorelle che vanno a lavoro?"
Io sentendomi dire ciò, mi sono guardato attorno, il fornaio c'era... ma due isolati più sotto da dove eravamo, e alle 02.30 è molto improbabile che lo trovi aperto per i cornetti... e la vetrata infranta? E il giornale che leggeva... datato tre giorni addietro...? Eh sì si stava prendendo burla di noi! A questo punto gli domando sul vetro rotto, il chiusino, e gli abiti che indossava senza dubbio erano nuovi di zecca, ma non c'erano etichette attaccate. Lui di risposta ha detto che i vestiti li aveva acquistati tre giorni fa, ( Io ridendo tra me e me, ho pensato: Sì tre giorni fa! assieme al giornale ehehehehe!) Ma se gli abiti che indossi sono nuovi di zecca...!!!! gli dissi. Lui di rimando risponde:" Vedi etichette addosso? No quindi!"
E' pure furbo,!!!! Dopo l'identificazione è stato rilasciato... e dopo aver contattato il proprietari e proveduto alla compilazione dei verbali abbiamo ripreso la nostra attività lavorativa. Passano appena 5 minuti, ecco una nuova segnalazione, altra vetrata infranta, un'altro negozio di abbigliamento. Sul posto stessa scena, stesso ragazzo che legge lo stesso giornale di tre giorni fa, stesso copione. Un'unica differenza, la vetrata infranta e sporca di sangue. Il ragazzo abbassa il giornale e dicendo la stessa cosa, ci accorgiamo che è seriamente ferito in volto. Subito scatta il fermo, e allertato il 118 che poco dopo lo trasferisce al più vicino nosocomio.
Che nottata!!! ma devo dire che se non si fosse ferito il ragazzo con la sua furbiuzia l'avrebbe fatta franca, è stato lodevole, devo dirlo, con calma e sangue freddo, era riuscito a occultare le etichette degli abiti e indossarli con tutta la perizia possibile, facendo scomparire i suoi vestiti. Il popolo della notte... una ne pensa e cento ne fa.