Quando vivevo a Villarosa l'argomento era 1) evitato,2) sussurrato,3)negato. agli inizi dei '90 una grande operazione di polizia ne portò in carcere un bel numero:naturalmente erano tutti cittadini irreprensibili.I discorsi sulla mafia potrebbero portarci lontano e forse da nessuna parte, l'aspetto giuridico dice che fino a quando uno non è condannato definitivamente è semplicemente un cittadino libero e solamente imputato di qualche reato; l'aspetto sociale del fatto illustra invece che vi è stato un arricchimento facile, una difformità tra i guadagni ed il tenore di vita condotto ed una rapida scalata sociale nella gerarchia cittadina.
La mia attenzione si concentra sulla nostra mafiosità.Sulle nostre azioni quotidiane fatte di sopraffazione ed invasione della libertà altrui compiute con arroganza,sfida e inosservanza delle leggi. siamo capaci di valutarci?Dalle Vostre risposte intuisco che non ve ne frega granchè.ed allora vi dico:chi compra droga alimenta la mafia, chi pretende un favore invece di un diritto alimenta la cultura mafiosa, chi lascia una macchina davanti al bar in seconda e tripla fila si nutre di mafiosità, chi disprezza il lavoro delle forze di polizia...
Mi stupisco da donna, delle mogli e delle figlie di questi galantuomini che si contentano di un benessere economico,sorvolando sulle schifezze compiute dai propri congiunti.