Dovevo avere non più di 13 anni, intorno all'anno 1946 o 1947, quando la disoccupazione a causa delle miniere chiuse era al massimo e lessi un avviso al pubblico dove si invitavano i lavoratori siciliani ad emigrare in Belgio nelle miniere di carbone. Non ricordo di preciso come avveniva il reclutamento ma centinaia di giovani s'iscrissero e partirono, senza avere l'idea di dove si trovasse questa terra. Io ero sempre appassionato di geografia perchè durante la guerra stavo attaccato alle cartine geografiche per seguire le vicende belliche. Ricordo di un giovane di circa 8 anni in più di me, oggi se vivente ancora in Belgio che aveva le idee un po' confuse (e non era il solo). Data la confidenza che c'era, volli spararla grossa e gli dissi che la luna in Belgio era quadrata. Rimase poverino scioccato e si rivolse a mio padre per averne conferma.
Belgio, tradotto in villarosano, divenne Sbergiu, praticamente come il tipo di pesca a pelle liscia che oggio chiamiamo noce pesca. Gli stessi nostri lavoratori in Belgio erano chiamati "sbirgisi". La vita di questi primi pionieri era dura, "pirriatura" provetti con lo zolfo si trovarono in difficoltà perchè il tipo di scavo era diverso, si doveva lavorare persino a pancia a terra per seguire lo strato di carbone. Per non parlare poi della silicosi che cominciava a minare i polmoni abituati a ben altra polvere, quella di "pirrera di surfaru" meno micidiale. Vivevano lassù in baracche, ma abbondava il carbone da riscaldamento. La paga era buona e cominciarono a conoscere un'alimentazione che in Sicilia potevano solo sognarsela. Numerose mogli rimaste in Sicilia riuscivano a stare benino utilizzando semplicemente gli assegni familiari corrisposti da quella Previdenza Sociale per la prole. Insomma il Belgio divenne subito una piccola America. I minatori scapoli tornavano in ferie al paesello e andavano in matrimonio in famiglie socialmente più avanzate o le più belle ragazze preferivano "u sbirgisi" che tornava in Sicilia con le valigie colme di cioccolata Côte d'Or e sigarette seconde solo alle americane... In questo periodo di gran bisogno molte ragazze sposarono giovani poco adeguati a loro fisicamente ed intellettualmente per amore del benessere: molti drammi si sono consumati per questa ragione. E' il caso di ripetere il detto villarosano "a la facci di lu bisugnu!"
Tante storie potrebbero essere raccontate in anonimato ed a ciò potrebbero collaborare, se non i primi che partirono, figli e nipoti
La Storia si ripete, allora i Belgi non volevano più lavorare in miniera e lasciavano quel lavoro ad italiani, spagnoli, polacchi e turchi; oggi gli italiani schifano certi lavori e li riservano agli stranieri. Cambiano i personaggi ma la trama è sempre quella.
ecco il manifesto a cui si riferisce osvaldo