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Autore Discussione: Il cinema è Arte  (Letto 20978 volte)
jack_sparrow


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« Risposta #15 inserita:: 25 Luglio 2006, 23:11:36 »

Ricordavo che al termine del filme di Battiato il filosofo Sgalambro diceva una cosa bellissima sulla Sicilia e sui Siciliani che la abbandonano per andare a vivere nella civiltà.
Il riferimento del discorso è al ragazzo protagonista del film, un giovane che fa fortuna a Milano come scrittore.
Ebbene riferendosi a lui, seduto al tavolino di un bar, Sgalambro dice:

...e quindi è diventato scrittore. Bravo!
Ogni tanto tornerà per le vacanze, magari per vedere i suoi, ci criticherà ferocemente perchè lui vive nella civiltà ... ma una cosa non sa: che questa terra come la ionia di Eraclito e Anassagora è magica e richiama sempre coloro che gli appartengono, come se esercitasse un diritto, la legge dell'appartenenza.
E anche per lui un giorno, inevitabile, il ritorno.
Sarà il clima, la luce, l'aria .... comunque .... UNA GRANITA DI MANDORLA per cortesia!


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« Risposta #16 inserita:: 26 Luglio 2006, 13:35:29 »


Rispondo  con uno stralcio tratto da "Il colore dell’acqua non cambia mai". [Intervista ad Andrea Camilleri a cura di Silvia Melloni]

I siciliani si dividono in due tipi: i “siciliani di scoglio” e quelli “di mare aperto”. I primi non riescono a lasciare l’isola, gli altri sì, anche se per loro la Sicilia resta sempre un riferimento. Io sono un siciliano “di mare aperto”, ma c’è un cordone ombelicale che mi fa spesso diventare di scoglio.
C’è un fatto rituale, per noi siciliani, che è il passaggio dello s t retto. L’isola è circondata dal mare. Nel momento in cui passi lo stretto abiuri la tua natura e te ne vai. È un rito iniziatico.Il motivo per cui molti sono contrari al ponte non è che rovina il paesaggio, è una contrarietà che ha le sue radici nella difesa di un’insularità, di essere isolani.
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« Risposta #17 inserita:: 27 Luglio 2006, 14:11:52 »

GRANDE SHARK!  Buono!
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« Risposta #18 inserita:: 27 Luglio 2006, 15:21:21 »

GRANDE SHARK!  Buono!
QUOTO, Shark è proprio un grande  eheh eheh
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« Risposta #19 inserita:: 27 Luglio 2006, 17:25:51 »

QUOTO, Shark è proprio un grande  eheh eheh

Si lo so sono proprio un grande ma anke voi non coglioniate... cool
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Schopenhauer


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« Risposta #20 inserita:: 28 Luglio 2006, 11:40:20 »

Su questo discorso dell'isolanità vi invito, se siete interessati, a vedere il film "DUBLINERS" (ma non so di chi è la regia) o meglio ancora leggere il libro di James Joyce. E' un pò come il discorso di Camilleri, però inserito in un contesto irlandese di metà 800. I caposaldi joyceiani sono 2: la paralisi e la fuga. La prima è principalmente una paralisi morale, causata dalla politica e dalla religione dell'epoca. La fuga è conseguenza della paralisi, nel momento in cui i protagonisti comprendono la propria condizione. La fuga, tuttavia, è destinata a fallire sempre. Il paragone con la nostra situazione è lampante...
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E' molto meglio osare, ottenere grandi successi sebbene costellati di grandi sconfitte, piuttosto che mettersi alla pari di quei poveri di spirito che non soffrono molto e non vincono molto, poichè vivono in quel grande crepuscolo che non conosce né vittorie né sconfitte.
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« Risposta #21 inserita:: 28 Luglio 2006, 12:31:19 »

Su questo discorso dell'isolanità vi invito, se siete interessati, a vedere il film "DUBLINERS" (ma non so di chi è la regia) o meglio ancora leggere il libro di James Joyce. E' un pò come il discorso di Camilleri, però inserito in un contesto irlandese di metà 800. I caposaldi joyceiani sono 2: la paralisi e la fuga. La prima è principalmente una paralisi morale, causata dalla politica e dalla religione dell'epoca. La fuga è conseguenza della paralisi, nel momento in cui i protagonisti comprendono la propria condizione. La fuga, tuttavia, è destinata a fallire sempre. Il paragone con la nostra situazione è lampante...

Buono!
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« Risposta #22 inserita:: 28 Luglio 2006, 16:04:16 »

Schopenauer...à va duna u culu!!!
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« Risposta #23 inserita:: 28 Luglio 2006, 18:36:59 »

Sgamo, come al solito tu e la cultura siete ai poli opposti...E' inutile fare certi discorsi con te(anche se non tu nel discorso non c'entravi niente!!)....Ti devono dare solo calcio, frutta e verdura....   bannare?
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E' molto meglio osare, ottenere grandi successi sebbene costellati di grandi sconfitte, piuttosto che mettersi alla pari di quei poveri di spirito che non soffrono molto e non vincono molto, poichè vivono in quel grande crepuscolo che non conosce né vittorie né sconfitte.
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« Risposta #24 inserita:: 28 Luglio 2006, 22:51:13 »

Sono daccordo. Mi allineo in pieno con CETTOL.., ma vorrei, visto il grado, la capacità di analisi e sopratutto la padronanza dell'argomento di CLQ, di provare a leggere una sceneggiatura ad esempio di NUOVO CINEMA PARADISO, o ad ascoltare i commenti registrati di TORNATORE (regista) o di GIURATO (direttore della fotografia). Sono loro, nel ruolo ovviamente, gli artisti che disegnano la storia e la fanno immagine e la fluidificano sulla pellicola. Ma manca un passaggio, forse dimenticato, la sceneggiatura penso che sia l'origine di tutta l'opera, il bozzetto ma anche il cuore di un Film. Provate a leggere quella di nuovo cinema paradiso, o senza fare i siciliani, quella ARANCIA MECCANICA... vi accorgerete veramente che oltre ad essere un'arte il cinema è un concerto di artisti.
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« Risposta #25 inserita:: 28 Luglio 2006, 23:10:49 »

Sgamo, come al solito tu e la cultura siete ai poli opposti...E' inutile fare certi discorsi con te(anche se non tu nel discorso non c'entravi niente!!)....Ti devono dare solo calcio, frutta e verdura....   bannare?

Tu e tuo "fratello" l'avete fatta FUORI DAL VASETTO questa volta ... e non per niente ho scritto FRATELLO!  :-D
Siete uguali, ognuno a modo suo però
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« Risposta #26 inserita:: 29 Luglio 2006, 15:13:30 »

Sono daccordo. Mi allineo in pieno con CETTOL.., ma vorrei, visto il grado, la capacità di analisi e sopratutto la padronanza dell'argomento di CLQ, di provare a leggere una sceneggiatura ad esempio di NUOVO CINEMA PARADISO, o ad ascoltare i commenti registrati di TORNATORE (regista) o di GIURATO (direttore della fotografia). Sono loro, nel ruolo ovviamente, gli artisti che disegnano la storia e la fanno immagine e la fluidificano sulla pellicola. Ma manca un passaggio, forse dimenticato, la sceneggiatura penso che sia l'origine di tutta l'opera, il bozzetto ma anche il cuore di un Film. Provate a leggere quella di nuovo cinema paradiso, o senza fare i siciliani, quella ARANCIA MECCANICA... vi accorgerete veramente che oltre ad essere un'arte il cinema è un concerto di artisti.
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« Risposta #27 inserita:: 29 Luglio 2006, 15:38:31 »

Buono!

dimenticavo, lo story board, che è il disegno, quasi un fumetto con il quale il regista prova immaginare le scene,

ho visto quelli di
A beatiful mind...
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« Risposta #28 inserita:: 07 Dicembre 2006, 17:45:56 »

Senza perdere di vista il gioco Cinema Arte........ e continuando sulla stesso argomento oggi vi propongo un grande film:
Detenuto in attesa di giudizio di Nanni loy.
Ricordate il titolo del Corriere della sera dopo la morte di Alberto Sordi?????????
E' morto Alberto Sordi: ha interpretato L'Italia.
In una delle sue più belle interpretazioni escludendo "un borghese piccolo piccolo" riesce con estrema semplicità a trasmettere tutta la durezza e la disumanità del carcere. impostare il gioco della macchina da presa su uno spazio piccolissimo (quello della cella) è arte. per non parlare poi della difficoltà di unire luci e movimento. Ancora......trasformare i diversi piani del carcere in una sorta di chiesa disposta a più livelli..quasi a proporre la metafora di un coro che vuole ma non può stringersi al supplice.Ammesso che in quel luogo possa affermarsi con letizia.
In realtà però si riesce grazie al cinema a realizzare un documento di denuncia verso i tempi della giustizia italiana, verso i mali dello stato che nel 1974 non appariva immediato........
Osservando bene il film potrete constatare che quasi ironicamente il protagonista(Giuseppe Di Noi, un imprenditore italiano residente in Svezia) trova la pace dopo essere stato trasferito in un manicomio a seguito di un pestaggio in carcere.
Esaurita la lunga burocrazia tornerà in svezia.........
Sordi recita la classe imprenditoriale di quel tempo.....con gli stress fisici e mentali in un forte contrasto primo piano e colori cupi del proprio animo cosciente di non essere colpevole.
Cordialmente
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