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Autore Discussione: GUERRA IN MEDIO ORIENTE  (Letto 22404 volte)
Rommel


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« inserita:: 09 Agosto 2006, 09:57:44 »

Questo vuole essere un minuto di raccoglimento per le vittime di questa guerra che come sempre, fa strage di civili
  Forza Italia! Pianto fiori
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« Risposta #1 inserita:: 09 Agosto 2006, 12:11:26 »

Un minuto di silenzio per i CIVILI morti.

Per coloro che la guerra invece la fanno, proporrei dei TERMOVALORIZZATORI.
Mi spiego: i FORNI bruciano e basta e poi sono una idea antiquata, invece bruciare VIVI dentro un TERMOVALORIZZATORE quei cornuti dovrebbe (qualcuno mi corregga se non è così!) garantirmi anche un guadagno in termini di ENERGIA ELETTRICA .... non male e?   devil

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« Risposta #2 inserita:: 09 Agosto 2006, 12:49:45 »

Mi unisco a Rommel, dispiace ovviamente sentire quotidianamente notizie di stragi di civili in Israele e Libano, ma a conti fatti lo stato ebraico non ha attaccato Beirut per puro passatempo.
Gli Heizbollah se la sono cercata, sono a tutti gli effetti un gruppo terrorista al governo e voluto dal popolo, che ne paga drastiche ( e sicuramente eccessive) conseguenze.
Ribadendo la mia vicinanza agli incolpevoli di tutto ciò, auguro a tutti i popoli un futuro di pace e democrazia.
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« Risposta #3 inserita:: 09 Agosto 2006, 17:11:22 »

Mentre le spiagge italiane sono attanagliate dal dubbio amletico di cosa fare per il ferragosto, accolgo ben volentieri questo momento di raccoglimento per le vitttime civili in Libano.
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« Risposta #4 inserita:: 09 Agosto 2006, 19:26:41 »

Mi unisco a questo dolore.
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« Risposta #5 inserita:: 10 Agosto 2006, 09:38:37 »

SGAMO hai ragione, però il problema è che quei poveri libanesi si erano appena ripresi dopo 20 anni di ONU, non avevano nemmeno un esercito per controllare i confini cosi i "furbetti" di turno addestrati in iran si sono infiltrati e hanno iniziato a sparare su israele e israele anzichè supportare il libano fornendogli aiuti per pattugliare le zone di confine ha fatto quello che ha fatto....
ISRAELE, attua quello che in STRATEGIA si chiama TEORIA DELLA RISPOSTA MASSICCIA
non entro nel merito comunque era quello che accadeva tra USA e URSS, tu hai un 1 missile io ne ho 100 ma alla fine nessuno si è fatto male,

Il problema che ISRAELE invece è passata dalla TEORIA alla pratica, secondo me a ragione per difendersi ma in maniera sproporzionata.
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« Risposta #6 inserita:: 10 Agosto 2006, 11:08:53 »

Rommel, se Israele avesse attaccato il Libano così sproporzionatamente come gli organi di stampa vogliono farci capire, non avrebbe conquistato solo 3 chilometri di territorio aldilà del proprio confine.
Inoltre credo che anche il missili heizbollah abbiano mietuto vittime, quindi se informazione deve essere, impegnamoci a seguire giornali e telegiornali più imparziali possibili, poichè col passare degli anni si è passati dalla solidarietà con gli ebrei per validissime ragioni storiche, ad una vera e propria crociata anti-sionista che vuole far rendere Israele "stato assassino" e colpevole dei disordini accaduti negli ultimi 50 anni nella regione mediorientale.
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« Risposta #7 inserita:: 10 Agosto 2006, 16:35:24 »

SULLE AZIONI DI TERRA HAI RAGIONE,
MA IO MI RIFERIVO AI RAID AEREI.... E' FACILE BOMBARDARE UN PAESE CHE NON HA UNA BATTERIA DI CONTRAEREA..
IL MIO INTERVENTO NON è ANTI SIONISTA, ma è ANTI CAVOLATE SIONISTE, ARIEL SHARON è MEZZO MORTO ed i I FALCHI AL GOVERNO ATTACCANO, DAI TEMPI DI RABIN SIAMO LONTANI ANNI LUCE...
INOLTRE SE OGGI UNO STATO CONFINANTE FOSSE ENTRATO IN ITALIA IO MI SAREI ARRABBIATO; TU PURE, IN OGNI CASO ISRAELE STATO SOVRANO NEI SUOI CONFINI NON PUò ATTACCARE PER QUATTRO RAZZI KATIUSCHA UNA NAZIONE, HA IL MIGLIOR SERVIZIO SEGRETO AL MONDO ENTRA IL LIBANO FAI UN MAZZO COSI AGLI HEZZBOLLAH MA NON BUTTARE BOMBE COME CAPITA PRIMA...
TI RICORDO INFINE CHE IL LIBANO è FORTEMENTE LEGATO ALL'ITALIA IN TERMINI ECONOMICI SIAMO IL LORO PRIMO FORNITORE ...
QUESTA GUERRA DA FASTIDIO ANCHE A NOI....
IO COMUNQUE NEL 1948 NON AVREI DATO UNO STATO AD ISRAELE MA AVREI FATTO UNA CONFEDERAZIONE DI STATI, CON UN GOVERNO UNITARIO CHE GARANTISSE ANCHE A NOI CRISTIANI DI VIVERE IN QUEL TERRITORIO .....
LA STORIA HA AVUTO UN ALTRO CORSO
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« Risposta #8 inserita:: 10 Agosto 2006, 16:38:02 »

COMUNQUE NESSUNA GUERRA E' GIUSTA
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« Risposta #9 inserita:: 10 Agosto 2006, 17:25:27 »

IO COMUNQUE NEL 1948 NON AVREI DATO UNO STATO AD ISRAELE MA AVREI FATTO UNA CONFEDERAZIONE DI STATI, CON UN GOVERNO UNITARIO CHE GARANTISSE ANCHE A NOI CRISTIANI DI VIVERE IN QUEL TERRITORIO .....
LA STORIA HA AVUTO UN ALTRO CORSO

La colpa è degli INGLESI. NESSUNO ha dato alcun territorio agli israeliani, gli inglesi avevano il compito di formare uno stato entro il 1 Gennaio del 1948(e poi continuare ad esercitare un protettorato per molti anni...), e quelli di tutta risposta se ne sono lavati le mani(come al solito...)ed hanno lasciato carta bianca a TUTTI: in quel momento CHIUNQUE poteva costituire uno stato e gli israeliani, tramite gli aiuti economici ricevuti dalle comunità ebraiche e dalle Famiglie sparse per tutto il mondo hanno potuto costituire uno stato abbastanza solido. Quindi l'idea della confederazione di stati avanzata da Rommel in quel periodo ed in quella situazione era pura UTOPIA(purtoppo...), anche se come idea PROBABILMENTE sarebbe stata la migliore. Ma si sa com'è: nessuno può dire come si sarebbero sviluppati gli eventi...
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« Risposta #10 inserita:: 10 Agosto 2006, 21:58:14 »

SONO DACCORDO AL 100% ma che ne pensi di questa... ritengo che questa guerra abbia portato indietro di 30 anni la situazione di quel territorio
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« Risposta #11 inserita:: 13 Agosto 2006, 13:18:38 »

Il consiglio di sicurezza impone il cessate il fuoco da lunedì e lo spiegamento di una forza di interposizione di CASCHI BLU
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« Risposta #12 inserita:: 13 Agosto 2006, 15:23:58 »

 barella
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..Ma ndo vai se la banana non c'è l'hai..vieni con me te la farò veder..bella hawaiana attaccate a sta banana...

Alberto Sordi
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« Risposta #13 inserita:: 13 Agosto 2006, 21:41:46 »

LA RISOLUZIONE è LA 1701 disponibile sul sito dell'ONU

ecco uno stralcio dal comunicato stampa
Resolution



The full text of Security Council resolution 1701 (2006) reads as follows:



“The Security Council,



“Recalling all its previous resolutions on Lebanon, in particular resolutions 425 (1978), 426 (1978), 520 (1982), 1559 (2004), 1655 (2006) 1680 (2006) and 1697 (2006), as well as the statements of its President on the situation in Lebanon, in particular the statements of 18 June 2000 (S/PRST/2000/21), of 19 October 2004 (S/PRST/2004/36), of 4 May 2005 (S/PRST/2005/17), of 23 January 2006 (S/PRST/2006/3) and of 30 July 2006 (S/PRST/2006/35),



“Expressing its utmost concern at the continuing escalation of hostilities in Lebanon and in Israel since Hizbollah’s attack on Israel on 12 July 2006, which has already caused hundreds of deaths and injuries on both sides, extensive damage to civilian infrastructure and hundreds of thousands of internally displaced persons,



“Emphasizing the need for an end of violence, but at the same time emphasizing the need to address urgently the causes that have given rise to the current crisis, including by the unconditional release of the abducted Israeli soldiers,



“Mindful of the sensitivity of the issue of prisoners and encouraging the efforts aimed at urgently settling the issue of the Lebanese prisoners detained in Israel,



“Welcoming the efforts of the Lebanese Prime Minister and the commitment of the Government of Lebanon, in its seven-point plan, to extend its authority over its territory, through its own legitimate armed forces, such that there will be no weapons without the consent of the Government of Lebanon and no authority other than that of the Government of Lebanon, welcoming also its commitment to a United Nations force that is supplemented and enhanced in numbers, equipment, mandate and scope of operation, and bearing in mind its request in this plan for an immediate withdrawal of the Israeli forces from southern Lebanon,



“Determined to act for this withdrawal to happen at the earliest,



“Taking due note of the proposals made in the seven-point plan regarding the Shebaa farms area,



“Welcoming the unanimous decision by the Government of Lebanon on 7 August 2006 to deploy a Lebanese armed force of 15,000 troops in South Lebanon as the Israeli army withdraws behind the Blue Line and to request the assistance of additional forces from UNIFIL as needed, to facilitate the entry of the Lebanese armed forces into the region and to restate its intention to strengthen the Lebanese armed forces with material as needed to enable it to perform its duties,



“Aware of its responsibilities to help secure a permanent ceasefire and a long-term solution to the conflict,



“Determining that the situation in Lebanon constitutes a threat to international peace and security,



“1.   Calls for a full cessation of hostilities based upon, in particular, the immediate cessation by Hizbollah of all attacks and the immediate cessation by Israel of all offensive military operations;



“2.   Upon full cessation of hostilities, calls upon the Government of Lebanon and UNIFIL as authorized by paragraph 11 to deploy their forces together throughout the South and calls upon the Government of Israel, as that deployment begins, to withdraw all of its forces from southern Lebanon in parallel;



“3.   Emphasizes the importance of the extension of the control of the Government of Lebanon over all Lebanese territory in accordance with the provisions of resolution 1559 (2004) and resolution 1680 (2006), and of the relevant provisions of the Taif Accords, for it to exercise its full sovereignty, so that there will be no weapons without the consent of the Government of Lebanon and no authority other than that of the Government of Lebanon;



“4.   Reiterates its strong support for full respect for the Blue Line;



“5.   Also reiterates its strong support, as recalled in all its previous relevant resolutions, for the territorial integrity, sovereignty and political independence of Lebanon within its internationally recognized borders, as contemplated by the Israeli-Lebanese General Armistice Agreement of 23 March 1949;



“6.   Calls on the international community to take immediate steps to extend its financial and humanitarian assistance to the Lebanese people, including through facilitating the safe return of displaced persons and, under the authority of the Government of Lebanon, reopening airports and harbours, consistent with paragraphs 14 and 15, and calls on it also to consider further assistance in the future to contribute to the reconstruction and development of Lebanon;



“7.   Affirms that all parties are responsible for ensuring that no action is taken contrary to paragraph 1 that might adversely affect the search for a long-term solution, humanitarian access to civilian populations, including safe passage for humanitarian convoys, or the voluntary and safe return of displaced persons, and calls on all parties to comply with this responsibility and to cooperate with the Security Council;



“8.   Calls for Israel and Lebanon to support a permanent ceasefire and a long-term solution based on the following principles and elements:



-- full respect for the Blue Line by both parties;



-- security arrangements to prevent the resumption of hostilities, including the establishment between the Blue Line and the Litani river of an area free of any armed personnel, assets and weapons other than those of the Government of Lebanon and of UNIFIL as authorized in paragraph 11, deployed in this area;



-- full implementation of the relevant provisions of the Taif Accords, and of resolutions 1559 (2004) and 1680 (2006), that require the disarmament of all armed groups in Lebanon, so that, pursuant to the Lebanese cabinet decision of 27 July 2006, there will be no weapons or authority in Lebanon other than that of the Lebanese State;



-- no foreign forces in Lebanon without the consent of its Government;



-- no sales or supply of arms and related materiel to Lebanon except as authorized by its Government;



-- provision to the United Nations of all remaining maps of land mines in Lebanon in Israel’s possession;



“9.   Invites the Secretary-General to support efforts to secure as soon as possible agreements in principle from the Government of Lebanon and the Government of Israel to the principles and elements for a long-term solution as set forth in paragraph 8, and expresses its intention to be actively involved;



“10.  Requests the Secretary-General to develop, in liaison with relevant international actors and the concerned parties, proposals to implement the relevant provisions of the Taif Accords, and resolutions 1559 (2004) and 1680 (2006), including disarmament, and for delineation of the international borders of Lebanon, especially in those areas where the border is disputed or uncertain, including by dealing with the Shebaa farms area, and to present to the Security Council those proposals within thirty days;



“11.  Decides, in order to supplement and enhance the force in numbers, equipment, mandate and scope of operations, to authorize an increase in the force strength of UNIFIL to a maximum of 15,000 troops, and that the force shall, in addition to carrying out its mandate under resolutions 425 and 426 (1978):



(a)   Monitor the cessation of hostilities;



(b)   Accompany and support the Lebanese armed forces as they deploy throughout the South, including along the Blue Line, as Israel withdraws its armed forces from Lebanon as provided in paragraph 2;



(c)   Coordinate its activities related to paragraph 11 (b) with the Government of Lebanon and the Government of Israel;



(d)   Extend its assistance to help ensure humanitarian access to civilian populations and the voluntary and safe return of displaced persons;



(e)   Assist the Lebanese armed forces in taking steps towards the establishment of the area as referred to in paragraph 8;



(f)   Assist the Government of Lebanon, at its request, to implement paragraph 14;



“12.  Acting in support of a request from the Government of Lebanon to deploy an international force to assist it to exercise its authority throughout the territory, authorizes UNIFIL to take all necessary action in areas of deployment of its forces and as it deems within its capabilities, to ensure that its area of operations is not utilized for hostile activities of any kind, to resist attempts by forceful means to prevent it from discharging its duties under the mandate of the Security Council, and to protect United Nations personnel, facilities, installations and equipment, ensure the security and freedom of movement of United Nations personnel, humanitarian workers and, without prejudice to the responsibility of the Government of Lebanon, to protect civilians under imminent threat of physical violence;



“13.  Requests the Secretary-General urgently to put in place measures to ensure UNIFIL is able to carry out the functions envisaged in this resolution, urges Member States to consider making appropriate contributions to UNIFIL and to respond positively to requests for assistance from the Force, and expresses its strong appreciation to those who have contributed to UNIFIL in the past;



“14.  Calls upon the Government of Lebanon to secure its borders and other entry points to prevent the entry in Lebanon without its consent of arms or related materiel and requests UNIFIL as authorized in paragraph 11 to assist the Government of Lebanon at its request;



“15.  Decides further that all States shall take the necessary measures to prevent, by their nationals or from their territories or using their flag vessels or aircraft:



“(a)  The sale or supply to any entity or individual in Lebanon of arms and related materiel of all types, including weapons and ammunition, military vehicles and equipment, paramilitary equipment, and spare parts for the aforementioned, whether or not originating in their territories; and



“(b)  The provision to any entity or individual in Lebanon of any technical training or assistance related to the provision, manufacture, maintenance or use of the items listed in subparagraph (a) above;



except that these prohibitions shall not apply to arms, related material, training or assistance authorized by the Government of Lebanon or by UNIFIL as authorized in paragraph 11;



“16.  Decides to extend the mandate of UNIFIL until 31 August 2007, and expresses its intention to consider in a later resolution further enhancements to the mandate and other steps to contribute to the implementation of a permanent ceasefire and a long-term solution;



“17.  Requests the Secretary-General to report to the Council within one week on the implementation of this resolution and subsequently on a regular basis;



“18.  Stresses the importance of, and the need to achieve, a comprehensive, just and lasting peace in the Middle East, based on all its relevant resolutions including its resolutions 242 (1967) of 22 November 1967, 338 (1973) of 22 October 1973 and 1515 (2003) of 18 November 2003;



“19.  Decides to remain actively seized of the matter.”



Il resto è sul sito
http://www.un.org/News/Press/docs//2006/sc8808.doc.htm
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« Risposta #14 inserita:: 13 Agosto 2006, 21:56:36 »

Nient'altro??   Sti caxxi
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