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come gli eremiti, la solitudine porta saggezza... e nelle numerose ore, anzi diciamo... in cui io sto completamente solo mi è sovvenuto un'enigma in mente, di cui dopo una attenta riflessione sono giunto alla conclusione... ed ecco che desidererei condividere con voi tale dilemma:

sbagliato ritenta!!!!

Cosa c'entra in Libri & Fiabe?

Oppure vogliamo buttarla sul ridere e dire che l'uomo 'legittimamente' non può vantarsi di

essere una 'bestia umana'? (visto che non fa parte, legittimamente, delle bestie, animali intendo)               

Cara lia, spesso una parola detta nel modo e nel contesto giusto, in un dilemma, può portarci fuori strada... (piccolo indizio)
Cmq non centra nel il codice civile e ne quello penale... Nulla che riguardi la giurisprudenza insomma!!!!!

Hai ragione Pazzotranquillo, è un'indovinello, ma ahimè, abituato a scrivere su libri &fiabe mi sà che ho sbagliato sezione...  mea culpa 

P.s. Di certo stasera non ci sto con la testa potevo rispondere a tutti con un 'unico post invece l'ho fatto singolarmente per ognuno!!!!! Eh sì oggi il mio cervello ha fatto flop!!!!!!

potrebbe essere ma non lo è... non è l'umiltà!!!! Ma ci sei vicino!!!!!!

Grazie and per aver rimediato al mio errore spostando il mio topic!!!!!!
Allora veniamo a noi, al nostro dilemma!!!!!! il tuo discorso no fa una piega, ma la risposta non è esatta. L'indovinello parla chiaro:

QUAL'E' LA QUALITA' UMANA CHE LE PERSONE NON POSSONO LEGITTIMAMENTE VANTARSI DI POSSEDERE?

l'enigma se così possiamo definirlo, ma è un semplice indovinello, parla di una qualità umana una e sola, e non di tantissime che l'essere umano può vantare come essere completo, razionale ed intelligente, e canonicamente parlando creato da Dio a sua immagine e somiglianza, ma non direi perfetto!!!!! Le qualità pur esistenti e tangibili per quanto oggi giorno vengono influenzati da eventi esterni, tali doti rimangono immutati dalla nascita fino alla morte dell'individuo. Non sono quì ne per fare filosofia e ne saggistica e ne tanto meno moralismi, tale indovinello mi fu posto per la prima volta da un mio docente ai tempi in cui ero matricola, e non per farmi riflettere sulle qualità umane o altro, ma solo per insegnarmi una lezione di giurisprudenza. Mi disse ad un certo punto: "L'ordinamento giuridico italiano e costituito e regolato dalle leggi. Per risolvere un dilemma (e quì si riferiva ad un caso giudiziario) si deve applicare la legge o interpretare la legge... ma spesso la soluzione è talmente ovvia che basta analizzare una semplice parola, perchè noi uomini quando siamo posti innanzi ad un problema, o enigma, spesso cerchiamo di  razionalizzare la soluzione cercandola dappertutto, tranne dove si deve cercare. La risposta è davanti a te ma non la vedi."

Con questo giorni fa ripensando a ciò che mi fu detto allora, ricordai l'indovinello che mi fu posto e solo a distanza di anni capii il vero significato della risposta allo stesso, che pur avendolo risolto, non capii ciò che intendesse il mio docente.