Re: Lezioni di Siciliano... Da: shark Inserito il: 21 February 2008, 19:20:26
Il passato.Il passato prossimo del verbo Essiri. Usato rarissimamente
I' aju statu
tu ha statu
iddu ha statu
nuatri hamu statu
vuautri hatu statu
diddi hanu statu
Esempio: Aju statu a Roma na para di voti.(Mi sono recato a Roma almeno un paio di volte)
Il passato remoto. Molto usato.
I fuju
tu fusti
iddu fu
nuatri fummu
vuautri fustivu
diddi furu(nu)
Esempio: Antura fuju a chiazza (Poco fa sono andato in piazza)
Re: Lezioni di Siciliano... Da: pazzotranquillo Inserito il: 21 February 2008, 19:57:16
Primo dubbio:
Iddru = Iddu?
Ci tengo a far luce in merito!
Si scrive IDDU, ma si pronuncia IDDRU
Re: Lezioni di Siciliano... Da: yulia Inserito il: 21 February 2008, 21:18:40
Grazie ad Arso e Shark: due ottimi maestri

... e grazie a Pazzotranquillo per la precisazione...
Re: Lezioni di Siciliano... Da: shark Inserito il: 21 February 2008, 22:20:48
Ci tengo a far luce in merito!
Accatta na lampadina di 100.
(compra una lampadina da 100 w)
Re: Lezioni di Siciliano... Da: yulia Inserito il: 21 February 2008, 22:28:20
Accatta na lampadina di 100.
(compra una lampadina da 100 w)

Re: Lezioni di Siciliano... Da: Zio d America Inserito il: 22 February 2008, 01:40:42
Ci tengo a far luce in merito!
Accatta na lampadina di 100.
(compra una lampadina da 100 w)
Mi faciti moriri!
A proposito, verbo FARE:PresenteI fazzu
tu fà
diddu fà
nuatri facimu
vuatri faciti
diddi fànu
Passato remotoI fici
tu facisti
diddu fìci
nuatri fìcimu
vuatri facistivu
diddi ficiru
ImperfettoI facìva
tu facivatu
diddu facìva
nuatri facìvamu
vuatri facìvavu
diddi facìvanu
FuturoI haiu à fari (si utilizza la forma che in italiano viene tradotta con
Io devo fare)
tu ha fari
diddu hada'ffari*
nuatri hama'ffari*
vuatri hata'ffari*
diddi hanu à fari
*
Occorre precisare che foneticamente ci avviciniamo alla forma contratta dei verbi inglesi.
Re: Lezioni di Siciliano... Da: shark Inserito il: 22 February 2008, 08:32:23
In realtà il futuro semplice nel dialetto siciliano non esiste, come esposto dal collega Zio. Aggiungo che è consuetudine utilizzare una sorta di condizionale:
Dumani avissi a ghiri a Catania.
(Domani dovrei andare a Catania)
Re: Lezioni di Siciliano... Da: yulia Inserito il: 22 February 2008, 12:53:03
Accatta na lampadina di 100.
(compra una lampadina da 100 w)
Mi faciti moriri!
A proposito, verbo FARE:PresenteI fazzu
tu fà
diddu fà
nuatri facimu
vuatri faciti
diddi fànu
Passato remotoI fici
tu facisti
diddu fìci
nuatri fìcimu
vuatri facistivu
diddi ficiru
ImperfettoI facìva
tu facivatu
diddu facìva
nuatri facìvamu
vuatri facìvavu
diddi facìvanu
FuturoI haiu à fari (si utilizza la forma che in italiano viene tradotta con
Io devo fare)
tu ha fari
diddu hada'ffari*
nuatri hama'ffari*
vuatri hata'ffari*
diddi hanu à fari
*
Occorre precisare che foneticamente ci avviciniamo alla forma contratta dei verbi inglesi. 
Se continuate così, o cari maestri, penso che imparerò il siciliano in un mese

Re: Lezioni di Siciliano... Da: yulia Inserito il: 22 February 2008, 12:54:52
In realtà il futuro semplice nel dialetto siciliano non esiste, come esposto dal collega Zio. Aggiungo che è consuetudine utilizzare una sorta di condizionale:
Dumani avissi a ghiri a Catania.
(Domani dovrei andare a Catania)
mmm... Ghiri = andare ... E per dire "io vado" ?
Re: Lezioni di Siciliano... Da: arsodibastoni Inserito il: 22 February 2008, 13:19:27
il verbo andare (iri,ghiri soprattutto nell'enjambement) è un verbo irregolare
presente
io vado= i vaiu
tu vai= tu và
egli va= iddu và
noi andiamo=nuantri iamu
voi andate =vuantri iti
essi vanno= iddi vannu
pass remoto
io andai= i ìu
tu andasti=tu isti
egli andò= iddu ì
noi andammo=nuantri immu
voi andaste= vuantri istivu
essi andarono=iddi iru
participio passato= iutu
Re: Lezioni di Siciliano... Da: yulia Inserito il: 22 February 2008, 13:23:40
il verbo andare (iri,ghiri soprattutto nell'enjambement) è un verbo irregolare
presente
io vado= i vaiu
tu vai= tu và
egli va= iddu và
noi andiamo=nuantri iamu
voi andate =vuantri iti
essi vanno= iddi vannu
pass remoto
io andai= i ìu
tu andasti=tu isti
egli andò= iddu ì
noi andammo=nuantri immu
voi andaste= vuantri istivu
essi andarono=iddi iru
participio passato= iutu
Ma lei è proprio un professore di classe, mi parla anche di enjambement...

Arso in un'altra discussione usavi la parola "serrare". Potresti spiegarmi cosa significa?
Re: Lezioni di Siciliano... Da: cigliazza Inserito il: 22 February 2008, 14:46:16
Ma lei è proprio un professore di classe, mi parla anche di enjambement...

Arso in un'altra discussione usavi la parola "serrare". Potresti spiegarmi cosa significa?
Scusate se m'intrometto fra voi professori...Ma ora spiegate a yulia che significa SERRARE...
Re: Lezioni di Siciliano... Da: yulia Inserito il: 22 February 2008, 14:59:01
Ciao Cigliazza...
Dalle tue risate sento odor di triplo zagagliamento mortale carpiato...

Cosa significa?

Re: Lezioni di Siciliano... Da: tarzan Inserito il: 22 February 2008, 15:04:36
Visto che questo è un topic retto da docenti unversitari e che tratta argomenti letterari sono andato a cercare il significato di "serrare" presso
il sito degli accdemici della crusca ed è questo quello che ho trovato (spero potrà esserti utile yulia):

SERRARE.
Impedire, che, per l' aperture, non entri, o esca cosa alcuna, opponendo a ciascheduna lo strumento suo proprio, come il coperchio alle casse, le 'mposte, e gli sportelli agli usci, e alle finestre: e dicesi ancora serrare di tutte le cose, che s' aprono, come suo contrario, come borsa, libri, ec. Lat. claudere.
<Dante nel Paradiso, canto 6>-Dan. Par. 6. Con costui pose il Mondo in tanta pace, Che fu serrato a Iano il suo delubro.
<[Giovanni] Boccaccio Novella 15, numero 25> Bocc. n. 15. 25. E, tornatosi dentro, serrò la finestra. E nov. 78. 9. Accostatosi alla cassa, dove serrato era il marito.
<Petrarca nel Sonetto 105.> Petr. Son. 105. Tal m' ha in prigion, che non m' apre, ne serra.
<Dante nell'Inferno, canto 17>--Tes. Br. 1. 16. Se alcuna cosa si leva dinanzi del corpo, ella serra in se la similitudine di quella cotal cosa.
Re: Lezioni di Siciliano... Da: yulia Inserito il: 22 February 2008, 15:18:51
Visto che questo è un topic retto da docenti unversitari e che tratta argomenti letterari sono andato a cercare il significato di "serrare" presso
il sito degli accdemici della crusca ed è questo quello che ho trovato (spero potrà esserti utile yulia):

SERRARE.
Impedire, che, per l' aperture, non entri, o esca cosa alcuna, opponendo a ciascheduna lo strumento suo proprio, come il coperchio alle casse, le 'mposte, e gli sportelli agli usci, e alle finestre: e dicesi ancora serrare di tutte le cose, che s' aprono, come suo contrario, come borsa, libri, ec. Lat. claudere.
<Dante nel Paradiso, canto 6>-Dan. Par. 6. Con costui pose il Mondo in tanta pace, Che fu serrato a Iano il suo delubro.
<[Giovanni] Boccaccio Novella 15, numero 25> Bocc. n. 15. 25. E, tornatosi dentro, serrò la finestra. E nov. 78. 9. Accostatosi alla cassa, dove serrato era il marito.
<Petrarca nel Sonetto 105.> Petr. Son. 105. Tal m' ha in prigion, che non m' apre, ne serra.
<Dante nell'Inferno, canto 17>--Tes. Br. 1. 16. Se alcuna cosa si leva dinanzi del corpo, ella serra in se la similitudine di quella cotal cosa.

emh... Quindi Shark è anche un docente di otturamento a doppio manico?
Fa il dentista?
